martedì 8 novembre 2011

Attualità...

Negli ultimi giorni tanto ho sentito parlare di  nuove federazioni, nuovo gruppo di lavoro di persone che probabilmente non credono e non hanno mai creduto nell'ANMB nell'associazione che ha detto più volte di NO  alla FIDS, nell'associazione che sempre con la sua dirigenza ha lavorarto per dare lustro e rispetto alla categoria del MAESTRI DI BALLO, all'associazione che sempre ha ritenuto che il rispetto dei soci  sempre prima di  tutto, anche se i problemi possono essere  di carattere personale.
L'associazione nazionale maestri di ballo ha rinnovato con il nuovo consiglio direttivo i protocolli con IDC e FIDA nonchè ha annullato il protocollo con il CSEN e riformulato un nuovo connubbio con l'ASI ente di promozione sportivo riconosciuto in Italia come tutti gli altri enti  esistenti sul territorio nazionale, tutto questo perchè l'obbiettivo è sempre e solo uno,TUTELARE  i nostri colleghi e le propie coppie di competitori .
Oggi sento dire che nel nord del nostro Paese nasce un altra entità che organizza competizioni di ballo e per il grande rispetto che nutrono nelle coppie li fanno giudicare da amatori e non da professionisti o meglio dire da amatori e professionisti insieme ,senza rendersi conto o forse con un pò di cattiveria mettere in difficoltà dei soci dell'ANMB che da Statuto NON POSSONO GIUDICARE  COMPETIZIONI INSIEME AD AMATORI,ma la cosa più brutta è che ad organizzare tutto ciò c'è la mano di alcuni nostri soci che sempre hanno avuto la nostra stima e il nostro rispetto.
L'ANMB ha puntato sulla FIDA e sulla sua crescita ,perchè la FIDA sin dalla sua nascita ha mostrato rispetto e stima verso la nostra associazione e ha demandato a noi tutto il settore tecnico fino ad ufficializzare il nostro Presidente  Stefano Francia come Coordinatore Nazionale del settore Tecnico.
A questo punto mi chiedevo come mai queste persone sono arrivate ad operare contro le direttive e  le politiche che TUTTO il CDN ha intrapeso ?
Forse per interessi ,forse perchè non amano la nostra associazione o perchè stanno seguendo delle direttive sbagliate?
Questo forse lo sapremo,forse no, non è importante, l'importante è che io e tutto il Consiglio Nazionale lavoreremo sempre per il bene della nostra associazione e per il rispetto dei nostri soci e non permetteremo a nessuno di infanfgare il nome dell'ANMB.
Tante sarebbero le cose da aggiungere, ma  per adesso mi fermo qui e vi lascio alla riflessione per quanto vi ho comunicato e sull'operato dei nostri colleghi .
A presto..........

lunedì 10 ottobre 2011

GRANDE SUCCESSO AL BINARIO DI NAPOLI

Grande l'entusiasmo dimostrato ieri dal popolo dell'ANMB e della FIDA, tantissimi i soci intervenuti al Vulcano Buono di Nola (NA) per cercare di entrare nella storia dei Guinness ed è propio grazie a loro che Nola insieme ad Ambiente in Club e Vulcano Buono  superano il Guinness con 582 persone che hanno ballato L'Hully Gully.
Bella la mia emozione come direttore artistico dell'evento e più forte ancora quella dei presidenti Stefano Francia e Nicola Iannaco certificatori del Guinness,indescrivibile la gioia di Rossella Venturelli e Daniele Baronio di Ambiente in Club .
Sono intervenuti alla serata tantissimi miei colleghi che sento il dovere di ringraziare pubblicamente in primis i due consiglieri nazionali ANMB Danilo Blasi e Fabio Masi che sono voluti essere presenti e poter  dire un domani come gli altri 580 "IO C'ERO", era questa la scritta che compariva sulle magliette che tutti indossavano al momento della prova.
Tanti i colleghi ANMB intervenuti dalle Regioni limitrofe  alla Campania ma non solo, infatti è doveroso da parte mia ringraziare gli amici dell'Emilia Romagna dell'Abruzzo,della Puglia , Lazio,Sicilia e Sardegna ma consentitemi di ringraziare il comitato regionale della Campania e la delegazione FIDA che in quattro giorni tanto hanno contribuito affinchè tutto andasse al meglio.
Ancora devo ringraziare Fabrizio Silvestri che con la sua PROFESSIONALITA' ha condotto incurante del freddo calato senza preavviso su Napoli le quattro serate del Binario del Talento, servendosi sabato sera della compagnia della bella Nancy Squitieri inviata della vita in diretta.
Tante sarebbero l'emozioni da descrivervi, come quelle vissute con l'esibizione di Simone Di Pasquale e Vicky Martin, ma potete sicuramente vedere il tutto su Baila Tv (SKY) e sulla vita in diretta in quanto erano con le telecamere a riprendere la serata del Guinness.
Lasciatemi ancora ringraziare il Presidente dell'ANMB stefano Francia che da subito ha creduto in questo progetto e che insieme al segretario generale Pietro Luigi Petracca  hanno condiviso con me tutto il cammino e ancora il mio amico nonchè il Presidente della Fida Nicola Iannaco che come sempre tutto condivide con il suo Vice.
Certo di aver dato ancora una volta il meglio nel nome dell'ANMB e della FIDA vi invito tutti al Binario Del Talento 2012.

mercoledì 28 settembre 2011

Tesseramento atleti e praticanti le attività sportive (interessante per il maestro di ballo)

Tesseramento atleti e praticanti le attività sportive
Da una serie di verifiche effettuate dai competenti organi accertatori (Agenzia Entrate, Guardia di Finanza) sono emerse contestazioni ad Associazioni Sportive affiliate che non avevano provveduto a tesserare i propri soci atleti o praticanti con la tessera nazionale dell'ENTE. Si rammenta che, ai sensi delle norme vigenti, i non tesserati all'ENTE non possono essere considerati sportivi dilettanti col rischio di essere quindi catalogati come "clienti" dell’Associazione. Parimenti solo i maestri, tecnici o istruttori che operano nei confronti dei tesserati possono usufruire delle agevolazioni previste dalla legge (esenzione IRPEF fino a 7.500 euro annui e non assoggettabilità a contributi di carattere previdenziale ENPALS). Il riconoscimento ai fini sportivi, conferito dall'ENTE (a noi convenzionato), prevede il tesseramento di atleti, praticanti, dirigenti e tecnici. Com’è noto, attraverso il tesseramento si dà inoltre la copertura assicurativa per eventuali infortuni agli associati, obbligo sancito dall’art. 51 della Legge 289/2002.
Si raccomanda quindi ai legali rappresentanti delle Associazioni di provvedere con il massimo scrupolo ed attenzione al tesseramento presso l’Ente di TUTTI i soggetti interessati, onde evitare spiacevoli conseguenze.

Report sulle associazioni sportive dilettantistiche: dalla dichiarazione fiscale ,alle agevolazioni per chi le sostiene

Report – Regime fiscale per le associazioni sportive dilettantistiche

Report sulle associazioni sportive dilettantistiche: dalla dichiarazione fiscale, alle agevolazioni per chi le sostiene

Tra gli enti non commerciali che operano senza fini di lucro sono sicuramente meritevoli di particolare attenzione le associazioni sportive dilettantistiche. Tali associazioni negli ultimi tempi sono state fattivamente promosse attraverso legislazioni favorevoli sia in campo civilistico che in campo tributario. Diversi incentivi sono stati previsti per tali tipi di istituzioni; infatti è da molti anni prevista la possibilità di inserire nella dichiarazione dei redditi come spese detraibili nella misura del 19 per cento, le spese inerenti l’iscrizione annuale e l’abbonamento fatto per la pratica sportiva di ragazzi tra i 5 ed i 18 anni nelle palestre, piscine, ed altre associazioni di carattere sportivo. Ancora tra le agevolazioni troviamo la possibilità per le associazioni sportive dilettantistiche di usufruire delle concessioni demaniali marittime pagando un canone che è il 50 per cento di quello normalmente previsto. Questi sono solo alcuni esempi di come il legislatore si sia impegnato a favorire le attività sportive e di conseguenza anche le associazioni che ne permettono lo svolgimento.
Definizione – Vediamo nel dettaglio i requisiti che deve possedere un’ associazione per definirsi sportiva dilettantistica. L’ associazione , secondo le norme di codice civile, può nascere attraverso un atto pubblico ( atto redatto da un notaio), scrittura privata autenticata ( il notaio attesta solo l’ identità anagrafica dei componenti) o scrittura privata registrata ( senza ausilio di un notaio). L’ associazione dovrà redigere un’ atto ed uno statuto costitutivo. Nell’ atto saranno riversati tutti i dati inerenti la costituenda associazione, come i dati dei fondatori, la sede legale, la denominazione sociale, ecc.
Lo statuto invece disciplina le modalità operative dell’ associazione, e pertanto fisserà le regole necessarie per il raggiungimento dello scopo sociale. In particolare lo statuto di una associazione sportiva dilettantistica dovrà contenere:
· Un’ oggetto sociale che riguarda l’ organizzazione di attività sportive dilettantistiche, compresa l’ organizzazione didattica;
· Assenza di fini di lucro e la previsione che tutti gli utili non potranno essere comunque suddivisi fra gli associati;
· Denominazione dell’ associazione ed a chi spetta la rappresentanza legale;
· Le norme sull’ ordinamento interno e le modalità di scioglimento dell’ associazione;
· L’ obbligo in caso di scioglimento di devoluzione ai fini sportivi del patrimonio dell’ associazione.
Successivamente definiti questi passi, condizione essenziale per il riconoscimento dello status di associazione sportiva dilettantistica e per godere delle agevolazioni fiscali occorre che l’ associazione venga iscritta ad un apposito registro tenuto dal Coni. Il registro è suddiviso nelle seguenti sezioni:
· Associazioni sportive dilettantistiche senza personalità giuridica;
· Associazioni sportive dilettantistiche con personalità giuridica;
· Società sportive dilettantistiche costituite sotto forma di cooperative o di società di capitali senza fini di lucro.
Fatto questo occorre registrare presso un ufficio dell’ Agenzia delle entrate l’ atto costitutivo e lo statuto effettuando il pagamento dell’ imposta di registro ( pari a € 168,00). Entro 30 giorni da quest’ adempimento occorrerà presentare la denuncia di inizio attività e la contestuale richiesta di partita iva / codice fiscale per l’ associazione( operazione gratuita). Il modello AA7/8 con cui effettuare la comunicazione è disponibile presso gli uffici dell’ agenzia delle entrate è va consegnato allegando copia dell’ atto costitutivo.
Regime di tassazione imposte dirette – Le associazioni sportive dilettantistiche essendo enti non commerciali devono assoggettarsi allo speciale regime fiscale previsto per tali enti. In alternativa è però possibile usufruire , ai sensi della legge 398/91, di uno speciale regime agevolato.
Per accedere a tale tipo di regime è necessario che nel periodo precedente alla richiesta l’ associazione abbia ottenuto dei ricavi non superiori a 250.000 euro. In caso di associazione di nuova costituzione è possibile optare per tale regime a condizione che si preveda che nell’ anno successivo non si superi detto limite.
Oltre a questo occorre naturalmente che l’ associazione non abbia scopo di lucro, che abbia nell’ oggetto sociale lo svolgimento di attività sportiva dilettantistica, compresa attività didattica e che sia iscritta ad un regolare registro tenuto dal Coni.
Il regime fiscale agevolato in base alla legge n. 398/91 permette si determinare il reddito imponibile applicando ai proventi di natura commerciale un coefficiente di redditività pari al 3 per cento. A tale coefficiente occorrerà aggiungere le plusvalenze patrimoniali.
Ai fini Irap , l’ imposta regionale sulle attività produttive, dovuta da imprese e professionisti per coprire le spese di assistenza sanitaria, occorre distinguere se l’ associazione svolge attività istituzionale o anche attività di natura commerciale. Nel primo caso per determinare l’ Irap occorre sommare le retribuzioni per lavoro dipendente ed i compensi per prestazioni occasionali di lavoro autonomo.
Le associazioni che svolgono anche attività commerciale e che stabiliscono il proprio reddito attraverso il regime forfettario devono sommare al reddito applicato in modo forfettario ( con il 3 per cento sui ricavi quindi) i seguenti costi ( non deducibili ai fini Irap):
· Retribuzioni pagate al personale dipendente e quote assimilate;
· Compensi erogati per prestazioni di lavoro autonomo non abituale;
· Interessi passivi.
Determinata la base imponibile occorre applicare il 4,25 per cento sull’ intera base imponibile.
Regime di tassazione imposte indirette – L’Iva ( imposta sul valore aggiunto) è quella imposta indiretta che va a colpire le transazioni economiche sino ad incidere sul consumatore finale. Nelle fasi intermedie delle transazioni ( cioè dal produttore sino al consumatore finale ), l’ impresa / associazione ha la possibilità di detrarre l’ importo pagato sugli acquisti da quello incassato sui ricavi ( rendendo di fatto l’ imposta neutra nei confronti dell’ imprenditore. Pertanto l’ Iva sarà determinata in tale modo:
Iva a debito o credito = ( Iva sulle vendite) – (Iva sugli acquisti )
Per quanto riguarda le associazioni l’ Iva è dovuta solo sulle operazioni di natura commerciale. Di conseguenza l’ Iva che è possibile detrarre è quella solo riferita agli acquisti di beni nell’ esercizio dell’ attività commerciale. A tal fine occorre quindi che l’associazione abbia una tenuta della contabilità separata rispetto a quella istituzionale , che sia tenuta in modo regolare e che siano conservati tutti i documenti giustificativi di spesa.
Sono previsti due diversi regimi forfettari per determinare l’ Iva. Il primo previsto dalla legge 398/1991 riguarda associazioni che hanno conseguito proventi derivanti da attività commerciali inferiori ai 250.000 euro durante un anno d’ imposta. Con tale regime l’ Iva viene applicata in maniera forfettario , applicando le seguenti percentuali sui proventi conseguiti:
· 50 per cento dell’ Iva derivante da vendita di beni o servizi per attività commerciali connessi all’ attività principale;
· 90 per cento dell’ Iva a debito sulle fatture connesse a sponsorizzazioni;
· 66 per cento dell’ Iva a debito per la cessioni di diritti di ripresa televisiva o per trasmissioni radiofoniche.
Non occorre presentare dichiarazione Iva annuale e l’ Iva a debito può essere versata ogni tre mesi senza maggiorazione dell’ 1 per cento ( maggiorazione dovuta per interessi).
Un secondo regime forfettario è quello di cui possono usufruire le attività spettacolistiche, con volume d’ affari annuo inferiore a 25.822,84 euro. Con tale regime l’ imposta sul valore aggiunto sarà calcolata sul 50 per cento dei proventi derivanti dall’ esercizio dell’ attività commerciale, ma senza la possibilità di potersi detrarre l’ Iva pagata sugli acquisti.
Per quanto riguarda l’ imposta di registro tutti gli atti ( costitutivi o trasformativi ) inerenti le associazioni sportive dilettantistiche scontano un’ imposta fissa pari ad € 168,00.
Compensi percepiti dalle associazioni sportive dilettantistiche– Viene trattato in maniera agevolata il compenso percepito dalle associazioni sportive dilettantistiche per prestazioni connesse all’ attività sportiva. Pertanto gli atleti dilettanti, i direttori di gara, allenatori, commissari speciali, istruttori accompagnatori, massaggiatori che percepiscono un’ indennità o un premio in relazione alla loro attività hanno diritto ad una particolare esenzione per il compenso percepito.
Tali compensi non sono infatti assoggettati a ritenuta Irpef sino all’ importo di € 7.500,00 ricevuti in un anno. Superato tale importo verrà trattenuta una ritenuta del 23 per cento. Questa potrà essere a titolo di acconto ( e pertanto occorrerà dichiararla in dichiarazione tra i redditi diversi ) oppure a titolo di imposta ( ed in questo caso non occorrerà inserire nulla in dichiarazione).
Agevolazioni per chi sostiene le associazioni sportive dilettantistiche – La finanziaria 2007 ha concesso una particolare agevolazione per incentivare la diffusione di centri sportivi, palestre, club e tutte quelle associazioni che permettono di svolgere attività fisica e che promuovono lo sport. Viene infatti concessa la possibilità di portare in detrazione ( e quindi ricevere come rimborso il 19 per cento della somma spesa ) nella dichiarazione l’ importo sostenuto per l’ iscrizione e l’ abbonamento di giovani di età compresa tra i 5 ed i 18 anni in strutture che promuovono l’ attività sportiva dilettantistica. L’ importo massimo che è possibile inserire nella dichiarazione dei redditi è pari a 210,00 euro.
Viene inoltre concessa la possibilità di inserire tra le spese detraibili in dichiarazione, le erogazioni liberali fatte a sostegno di associazioni sportive dilettantistiche. La detrazione spetta nella misura del 19 per cento dell’ importo donato , per un massimo di 1.500 euro.
Dichiarazione fiscale degli enti sportivi dilettantistici – Le associazioni sportive dilettantistiche che in un esercizio hanno esercitato attività commerciale devono compilare un modello che consente di dichiarare il dovuto sia ai fini delle imposte dirette, che dell’ Iva che dei sostituti di imposta. Tale modello, prelevabile gratuitamente dal sito dell’ agenzia delle entrate, è il modello Unico – Enti non commerciali ed equiparati .
L’ associazione dovrà anche presentare il modello 770 se nell’ arco di un’ anno di imposta eroga almeno uno tra questi compensi:
· indennità di trasferte o rimborsi forfettari di spesa;
· premi per aver esercitato attività sportiva;
· compensi per collaborazioni amministrative;
· compensi ad amministratori o retribuzioni ai dipendenti.
In questi casi sorge l’ obbligo ai destinatari una certificazione annuale ( CUD ) in cui compaiono gli importi erogati e le ritenute operate. Inoltre l’ associazione sportiva dovrà predisporre il mod. 770 ( tale modello è sempre reperibile sul sito dell’ Agenzia delle Entrate ) ed inviarlo in forma telematica.
http://www.investireoggi.it/fisco/report-regime-fiscale-per-le-associazioni-sportive-dilettantistiche/

Baila & Anmb

Salve amici  è doveroso da parte mia, sia come vicepresidente ANMB, FIDA ed IDC,  rispondere alle tante critiche che da ieri e oggi piovono sulla trasmissione di canale 5 "Baila"  e sulla nostra associazione e nonchè fedarazione, da parte di anonimi su alcuni forum.
In molti scrivono su quest' ultimi nascondendosi dietro un  Nik Name  e iniziando una guerra telematica su  una trasmissione televisiva,  attribuendo Baila  all''ANMB e alla FIDA e Ballando Con Le Stelle alla  Fids ma è importante che voi tutti sappiate che io,  come ANMB e FIDA nonchè come IDC, sono  felice e orgoglioso  di avere all'interno della trasmissione di canale 5 dei nostri colleghi  tra i protagonisti , vedi Rosa Dipietrantonio, che partecipa alla sigla iniziale ,vedi Luca e Luana Fanni, coreografi dei ballerini , vedi Caterina Arzenton giudice della gara televisiva.
Chi dice che c'è poca qualità, chi dice che la Durso non è all'altezza e chi muove addirittura delle critiche tecniche nei confronti di Caterina Arzenton che ricordo per chì fà finta di dimendicare, PLURICAMPIONESSA DEL MONDO....
Ultimo appunto lo vorrei fare per coloro che credono che in televisione ci drovrebbero andare solo le classi internazionali o i super campioni.
Il ballo nel nostro circuito e nella nostra democrazia è per tutti e non solo per pochi (come si professa da qualche altra parte) e quindi dovremmo dire BRAVI a questi  ragazzi che lavorano onestamente per guadagnarsi da vivere durante il giorno e la sera,  per soddisfare le loro passioni e le loro ambizioni, frequentano dei corsi  per imparare a ballare.
Concludo facendo un in bocca al lupo a tutti i miei colleghi che il lunedi sera mi terranno, comunque ne vogliano dire, attaccato allo schermo  per vedere "BAILA".

mercoledì 7 settembre 2011

Comunicato del Presidente dell'ANMB

Stefano Francia
 Molto altro a quello già comunicato dal Vice Presidente Vicario ci sarebbe da dire ad esempio che se la FIDS grazia la MIDAS ad organizzare un presunto campionato per Maestri, divenuti Tecnici FIDS ovvero Dilettanti in quanto la FIDS non puo' riconoscere il Maestro o Professionista, ...i titoli acquisiti dagli stessi competitori NULLA hanno a che vedere con il CONI quindi nessun valore come ha ben chiarito l'avv. FIDS e la Segretaria GIuliani Carla. Io ho tenuto a precisare che sia la FIDS che le altre Entità che ancora oggi non sappiamo se siano ancora Maestri-Professionisti-Dilettanti bho, devono essere chiari e onesti nei confronti dei propri associati a dire la vera realtà e non illuderli che sono sia Tecnici CONI e nello stesso tempo Maestri o Professionisti. Non vorrei ancora dilungarmi ma posso solo dire a mio modo di vedere che si cerca ancora di illudere i competitori che il sistema sta cambiando e che i competitori saranno tutelati perché si sta lavorando per la divisione delle carriere ma che gli stessi non sanno neanche dove iniziare. Il motto e' firmate il protocollo con noi che... Meglio che non parli ancora perché altrimenti tolgo il gusta a coloro che ancora si stanno illudendo del cambiamento in meglio. Io veramente sono rimasto sconvolto a vedere presidenti che ancora vogliono rivedere il film che già la FIDS precedentemente ci ha fatto assistere per oltre 10 anni. Oggi sono peggio di quando io sono FORTUNATAMENTE uscito dal 2005. Oggi sono MOLTO orgoglioso della mia scelta e di aver dato lustro alla nostra ANMB.
Ancora piccola notizia, la segretaria FIDS ha ben ribadito a chiare note di non parlare di Olimpiadi che nulla a che vedere con la Danza sportiva e che mai arriveranno. Peccato era ciò che i competitori e tecnici uniti nel Dilettantismo hanno sempre sperato. La segretaria ha ben detto non parliamone nemmeno. Che delusione per tutti quelli che ogni quattro anni aspettavano di prenderne parte.

"ORGOGLIO ANMB"

Ieri martedì 6 settembre l'ANMB come da invito ricevuto dagli uffici della FIDS  si presenta con una sua delegazione composta dal Presidente Stefano Francia, dal Vice Presidente Vicario Nicola Amato,dal Vice Presidente Nominale Caterina Arzenton e il Segretario Generale   Pietro Luigi Petracca, presso gli uffici della curva nord dello stadio Olimpico di Roma.
Presenti alla riunione anche i responsabili di Midas,Fipd e Fitd
L'ordine del giorno che a noi non è arrivato in pratica era convincere le associazioni a firmare un protocollo che al momento non esisteva e che eventualmente riconosceva i maestri di ballo come Tecnici di 1° livello dopo magari anche una verifica da parte d 'incaricati della Fids.
Il Tecnico FEDERALE e quindi NON TECNICO DEL CONI come qualcuno dice,solo per chiarimenti e colui che può insegnare in un associazione Fids.
Ricordo ancora di aver capito che dopo il 1° livello c'è il 2° il 3° ecc..
La riunione è iniziata verso le ore 12.15 e dopo che gli avvocati della Fids hanno cercato (per noi invano) di convincere i presenti che le cose sono cambiate, l' ANMB in silenzio ad ascoltare il presidente della Midas contento di essere il primo ad aver firmato un protocollo che" condanna"  i suoi maestri a ricominciare con i  continui congressi "a pagamento " organizzati  dalla Fids.
Molte erano le inconcruenze da parte degli espositori del progetto futuristico che dovrebbe dare una faccia nuova alla Fids  ma che per noi non cambierà niente.
Alle 13.30 circa prende la parola Stefano Francia Presidente ANMB  con una premessa " PENSAVO PIOVESSE MA NO CHE GRANDINASSE" alcune le domande di Francia ad esempio :-
Il Tecnico Fids è un professionista ?
Risposta: Assolutamente NO nella Federazione non esiste il professionismo.
Francia : Allora siete dilettanti
Risposta - SI
Francia L'associazione che firma il protocollo può organizzare il Campionato Italiano per i propi maestri?
Risposta- No perché solo la Fids può organizzarlo.
Molte sono state le domande che il nostro Presidente a rivolto al segretario generale Carla Giuliani che però non hanno trovato risposte ma solo tanti Dubbi..Per concludere il racconto di questa bella giornata a Roma volevo ricordare a tutti voi e soprattutto ai colleghi dell'ANMB che dobbiamo essere tutti FIERI di non aver firmato in passato e di non farlo oggi nessun protocollo con la Fids, ritenendoci veri Professionisti  e soprattutto LIBERI di poter operare nel settore DANZA a 360° con DEMOCRAZIA e PROFESSIONALITA'.
A voi l'appuntamento alle prossime news..